L'acqua,
un «segno» ricco di significati
L'acqua è un dono di Dio, un bene necessario per la
vita dell'uomo, ma anche un «segno» ricco di significati.
La vita sboccia nell'acqua. Se viene a mancare, tutto secca e
muore. Al suo passaggio la vita fiorisce.
L'acqua è dunque il simbolo della «vita».
Ma l'acqua può diventare «diluvio», forza devastatrice
che distrugge la vita. L'acqua diventa allora causa e simbolo
di «morte».
L'acqua è anche forza potente che può distruggere,
lavandola, ogni macchia. L'acqua è simbolo di «purificazione».
Non solo del corpo, ma anche dell'anima. Non per se stessa, ma
per la forza che Dio vi infonde. Il «segno» dell'acqua
ha una lunga storia.
Una storia che comincia all'inizio dei tempi quando Dio la
creò con la sua parola potente e giunge fino all'acqua
del Battesimo, quando Dio fa dell'uomo una nuova creatura. È
la presenza di Gesù, con il mistero della sua morte e risurrezione,
che nel Battesimo opera mediante l'acqua la purificazione dal
male e la nascita alla vita divina.
A.Boniforte - B. Bartolini
|
Il simbolo dell'acqua appare spesso già nell'Antico
Testamento. Presa in modo molto generico, l'acqua simboleggia
la vita elargita da Dio alla natura e agli uomini. Leggiamo in
Isaia: «Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane
in mezzo alle valli; cambierò il deserto in un lago d'acqua,
la terra arida in sorgenti» (Is 41,18): è un'allusione
all'influenza vivificante dell'acqua. Il profeta applica questo
simbolo allo Spirito, mettendo in parallelo acqua e Spirito di
Dio, quando proclama quest'oracolo: «Io farò scorrere
acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido; spanderò
il mio Spirito sulla tua discendenza... cresceranno come erba
in mezzo all'acqua...» (Is 44,3-4). Così viene indicata
la potenza vivificante dello Spirito, simboleggiata dalla potenza
vivificante delle acque.
Inoltre, l'acqua libera la terra dalla siccità (cf.
1Re 18,41-45). L'acqua serve anche a soddisfare la sete dell'uomo
e degli animali. La sete d'acqua viene presa come similitudine
della sete di Dio, come si legge nel libro dei Salmi: «Come
la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela
a te, o Dio. L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando
verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 42,2-3).
L'acqua è il simbolo della purificazione, come si legge
in Ezechiele: «Vi aspergerò con acqua pura e sarete
purificati; io vi purificherò da tutte le vostre sozzure
e da tutti i vostri idoli» (Ez 36,25). Lo stesso profeta
annuncia la potenza vivificante dell'acqua in una suggestiva visione:
«Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto
la soglia del tempio usciva acqua verso oriente... Mi disse: "Queste
acque escono di nuovo nella regione orientale, scendono nell'Araba
ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. Ogni
essere vivente che si muove dovunque arriva il fiume, vivrà..."»
(Ez 47,1.8-9).
Nel Nuovo Testamento la potenza purificatrice e vivificante
dell'acqua serve per il rito del battesimo già con Giovanni,
che sul Giordano amministrava il battesimo di penitenza (cf. Gv
1,33). Ma sarà Gesù a presentare l'acqua come simbolo
dello Spirito Santo, quando in un giorno di festa esclamerà
davanti alla folla: «Chi ha sete venga a me e beva, chi
crede in me. Come dice la Scrittura, "fiumi di acqua viva
sgorgheranno dal suo seno"». E l'evangelista commenta:
«Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero
ricevuto i credenti in lui; infatti non c'era ancora lo Spirito,
perché Gesù non era stato ancora glorificato»
(Gv 7,37-39).
Con queste parole si spiega anche tutto ciò che Gesù
dice alla samaritana sull'acqua viva, sull'acqua che viene data
da lui stesso. Quest'acqua diventa nell'uomo «sorgente di
acqua zampillante per la vita eterna» (Gv 4,10.14).
Sono tutte espressioni della verità rivelata da Gesù
sullo Spirito Santo, di cui è simbolo l'«acqua viva»,
e che nel sacramento del battesimo si tradurrà nella realtà
della nascita dallo Spirito Santo. Qui confluiscono anche molti
altri passi dell'Antico Testamento, come quello sull'acqua che
Mosè, per ordine di Dio, fece uscire dalla roccia (cf.
Es 17,5-7; Sal 78,16), e l'altro sulla sorgente accessibile alla
casa di Davide... per lavare il peccato e l'impurità (cf.
Zc 13,1; 14,8); mentre il coronamento di tutti questi testi si
troverà nelle parole dell'Apocalisse sul fiume d'acqua
viva, limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e
dell'Agnello. In mezzo alla piazza della città e da una
parte e dall'altra del fiume si trova un albero di vita... Le
foglie dell'albero servono a guarire le nazioni... (Ap 22,1-2).
Secondo gli esegeti, le acque vive e vivificanti simboleggiano
lo Spirito, come lo stesso Giovanni ripete più volte nel
suo Vangelo (cf. Gv 4,10-14; 7,37-38). In questa visione dell'Apocalisse
si intravede la stessa Trinità. E anche significativo quel
riferimento al risanamento delle nazioni mediante le foglie dell'albero,
alimentato dall'acqua viva e salubre dello Spirito.
Se il popolo di Dio «beve questa bevanda spirituale»,
secondo san Paolo, è come Israele nel deserto, che attingeva
«da una roccia che era il Cristo» (1Cor 10,1-4). Dal
suo fianco trafitto sulla croce «uscì sangue e acqua»
(Gv 19,34), in segno della finalità redentrice della morte,
subita per la salvezza del mondo. Frutto di questa morte redentrice
è il dono dello Spirito Santo, da lui concesso in abbondanza
alla sua Chiesa.
Davvero «sorgenti d'acqua viva sono uscite dall'interno»
del mistero pasquale di Cristo, divenendo, nelle anime degli uomini,
come dono dello Spirito Santo, «sorgente di acqua che zampilla
per la vita eterna» (Gv 4,14). Questo dono proviene da un
Donatore ben discernibile nelle parole di Cristo e dei suoi apostoli:
la Terza Persona della Trinità
Sorgente! Sorgente di vita e di santità!
Tutti desideriamo di avvicinarci a questa sorgente di acqua
viva. Tutti desideriamo di bere dal Cuore divino, che è
sorgente di vita e di santità.
In Esso ci è stato dato lo Spirito Santo, che è
costantemente dato a tutti coloro i quali con adorazione e amore
s'avvicinano a Cristo, al suo Cuore.
Avvicinarsi alla sorgente - vuol dire raggiungere il principio.
Non vi è altro luogo nel mondo creato, dal quale possa
scaturire la santità nella vita umana al di fuori di questo
Cuore, che ha tanto amato. "Fiumi di acqua viva" sono
sgorgati in tanti cuori... e sgorgheranno ancora! Ne rendono testimonianza
i santi di tutti i tempi.
Ti preghiamo, Madre di Cristo, sii la nostra Guida al Cuore
del tuo Figlio. Ti preghiamo, avvicinaci ad Esso ed insegnaci
a vivere in intimità con questo Cuore, che è sorgente
di vita e di santità.
|